Da qualche giorno,complice il bel tempo,fervono i lavori sulla campagna attorno il mio orto,chi sparge il letame(infatti l’aria non profuma proprio di violetta)chi ara i campi,chi pota gli alberi e chi ha cominciato a potare la vigna per la prima volta senza aiuto del solito zione.
Ho potato un filare di prova,si individuano i tralci che hanno fruttificato l’anno scorso e si eliminano, si tengono due-tre tralci nuovi per pianta con le prime cinque-sei gemme e si legano con la punta rivolta verso il basso,semplice…..?
Il responso dello zio è stato incoraggiante,solo un paio di insulti,questo vuol dire che finalmente sono pronto,alleluia!!
Un altro fattore da tenere in considerazione è controllare lo stato di usura e di tensione dei fili di ferro che andranno a sostenere i futuri tralci carichi di grappoli(si spera)di solito sono tre in parallelo e devono essere sani e tesi al punto giusto perché ora le piante sono spoglie ma sapete che peso devono sostenere durante tutto il ciclo produttivo,senza contare gli inevitabili temporaloni,trombe d’aria ecc.
Da qualche anno per tendere i fili di ferro si usano tiranti in metallo,ma vuoi mettere quanto più belli erano quelli che adoperavano i nostri padri,due bastoncini di legno di acacia messi a croce,semplicemente geniali e non si arrugginiscono.
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