Era da qualche anno che ci pensavo e l'ottimo post di Stef mi ha convinto definitivamente,dalle mie parti trovare un salice da ''stroppe'' vimini per i non Veneti non è facilissimo,oramai i legacci in plastica li hanno soppiantati e poi legare i tralci delle viti è più semplice...forse,si perchè con un pò di pratica si va veloci lo stesso e vuoi mettere un filare di vite legata con le stroppe ed eliminare la plasticaccia?
Gli astoni gli ho rub volevo dire chiesti a un agricoltore che li tiene sulla riva del Contarina che scorre qua vicino.
Piantarli è semplice,si prende un astone lungo un paio di metri e dal diametro di circa tre cm,si fa la punta,si gratta via un pò di corteccia e si pianta in terra per un quarto della lunghezza,così mi è stato detto e così ho fatto.
...e con i tralci tagliati si fa pratica di legacci...
Un grande scrittore d’avventure. I misteri e le leggende intorno alla vita e all’opera di Emilio Salgari, nato a Verona il 21 agosto del 1862, cominciano dal nome. Si dice, infatti, "Salgàri" o "Sàlgari"? In questo caso, la risposta è semplice: "Salgàri", poiché deriva da "salgàr", una pianta di salice, ancora diffusa nel veronese, dove è persino possibile trovare la contrada dei "Salgàri" tra i monti della Lessinia - (Salix alba)
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