Ho seguito un semplice ragionamento,le previsioni del tempo danno pioggia da mercoledì in poi,pioggia significa terra bagnata e terra bagnata significa non riuscire a mettere a dimora le barbatelle.
Dopo questo acuto ragionamento ho deciso di fare il lavoro naturalmente.
Otto dannate buche zeppe di radici delle vecchie viti,piccone e badile,ho fatto il conto,trenta minuti cadauna,perbacco…
Era da parecchio che mi lavoravano ai fianchi le mie donne con la solita allarmante frase”Già che ci sei perché non togli le eriche che sono morte vicino alla fontanella e sistemi l’aiuoletta che poi ci pianteremo??dei nuovi fiori?”,”Un momento,prego,ho la schiena a pezzi,sono stanco e poi non ne ho voglia”. Tutto inutile.
Sradicare delle piante di erica vecchie di 15 anni mica è facile,hanno una zolla di dieci kg,e poi ancora radici da levare per posizionare le mattonelle di tufo,nel frattempo arrivano le donne con 60 dico 60 piantine di violette di colore viola da piantare a 15 cm una dall’altra e poi non so più quello che dico.
martedì 15 febbraio 2011
buche e radici
Technorati Tag: barbatelle,eriche.
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Proprio un bel lavoretto.
RispondiEliminaBen fatto!
Scappa! La fuga a volte e` l'unica soluzione ;^)
RispondiEliminaSemola
RispondiEliminaGrazie,ma che lavoraccio.
Troppo Barba
Scappare in un paese del sud a coltivare un orto?
Si. In Marocco.
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